Cos’è la terapia del dolore?
Per terapia del dolore si intende una cura del sintomo dolore che viene effettuata indipendentemente dalla causa del dolore, allo scopo di ridurre il discomfort del paziente ed evitarne, o contrastarne, la cronicizzazione, spesso responsabile di sensibilizzazione e di creazione di nuovo dolore. Una cura mirata del dolore appare fondamentale in 3 condizioni principali: nelle patologie dove il dolore senza danno tissutale è la caratteristica principale (es. cefalea, fibromialgia), in patologie croniche di vario tipo quando è ormai impossibile agire sui meccanismi patogenetici (patologie oncologiche avanzate, artrosi grave in paziente che non possono sottoporsi ad altre terapie…) e infine, unitamente alla terapia specifica della malattia, in condizioni potenzialmente curabili o reversibili, come terapia a ponte nell’attesa che la terapia specifica entri in funzione.
Per quali disturbi o patologie può essere utilizzata?
In reumatologia il concetto di terapia del dolore si applica a numerosissime condizioni, sia come terapia cardine, come ad esempio nella lombalgia meccanica cronica, nell’artrosi avanzata o nella fibromialgia, sia come terapia di supporto come avviene nelle artropatie infiammatorie di vario genere o nelle forme di reumatismo localizzato, nell’attesa che la terapia specifica sia efficace. In generale in Reumatologia, così come negli altri ambiti della medicina, il concetto di abbattimento del dolore è quindi sempre centrale e va di pari passo con altri concetti cardini quali la prevenzione della disabilità, la preservazione della funzionalità degli organi interni e l’assicurazione di una buona qualità di vita.
Quali farmaci vengono utilizzati per la terapia del dolore?
I farmaci che vengono utilizzati per la cura del dolore appartengono a svariate classi: a farmaci con proprietà analgesiche intrinseche quali gli oppiacei, i farmaci antinfiammatori, i cannabinoidi, gli antidepressivi e gli antiepilettici si affiancano presidi che vengono utilizzati per colpire specifici aspetti algogeni della malattia, come i cortisonici o le terapie iniettive con acido ialuronico, PRP, ozono, dry needling o altro. In generale, quindi, la terapia del dolore prevede un approccio multimodale che tenga conto della finalità della stessa (unica terapia possibile vs terapia a ponte nell’attesa che funzionino le terapie specifiche), la tipologia e le aspettative del paziente, la malattia di base compresa l’eventuale presenza di una fase acuta e, molto importante, la possibilità di utilizzare terapie “mirate” che possano combattere il dolore e nello stesso tempo avere un impatto importante sulla malattia.
Per informazioni e prenotare un appuntamento: 331 98 51 946
Articolo pubblicato su: https://www.topdoctors.it/articoli-medici/il-trattamento-del-dolore-un-approccio-multimodale