La visita reumatologica è una visita medica estremamente variabile nei suoi contenuti. Viste le innumerevoli sfaccettature delle patologie di “interesse” reumatologico, anche l’approccio al paziente necessita di essere marcatamente polimorfo.
Alla base di tutta la valutazione c’è l’anamnesi, ossia il colloquio in cui vengono raccolte le informazioni di natura clinica e personale. Gli argomenti del colloquio sono variabili e sono influenzati principalmente dal motivo per il quale il paziente si rivolge al Reumatologo. Ad esempio, per un dolore di spalla in uno sportivo sarà importante valutare la presenza di movimenti che scatenano il dolore, l’entità del carico di lavoro, l’eventuale presenza di un infortunio (non necessariamente recente), l’andamento del dolore durante l’anno, le terapie già effettuate… Al contrario, in un paziente che lamenta dolori articolari diffusi senza apparenti fattori causali, sarà necessario indagare la tempistica del dolore, la presenza di patologie cutanee o infettive, lo stato emotivo, le comorbidità (ossia patologie concomitanti, non necessariamente legate all’apparato muscoloscheletrico), lo stile di vita, il ritmo intestinale etc etc.. Esistono poi anche ambiti ancora più complessi, come nel caso delle malattie del connettivo, dove l’indagine dovrà prendere in considerazione alterazioni di molti organi e sistemi.
Successivamente all’anamnesi sarà effettuato l’esame obiettivo, ossia la visita vera e propria, anch’essa estremamente variabile. Ci possono essere casi in cui è sufficiente valutare una zona di dolore, altri casi in cui è necessario valutare l’assetto posturale o ancora casi in cui è necessaria una valutazione fisica più estensiva.
Ottenuti questi elementi, sempre nella stessa seduta, se necessario, verrà effettuata una ecografia muscoloscheletrica.
Al temine della valutazione potrà essere effettuata una Diagnosi oppure saranno prescritti gli approfondimenti necessari.