Le più comuni sono:
– Artrocentesi (aspirazione di liquido articolare) e drenaggi di raccolte fluide in genere (borse, guaine tendinee, cisti…)
– Infiltrazioni intra-articolari di medicamenti
– Infiltrazioni peritendinee e intrabursali di medicamenti
– Trattamento dei trigger points
– Trattamento delle contratture muscolari
– Mesoterapia
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Negli ultimi anni le procedure intraarticolari hanno guadagnato un ruolo di prestigio in ambito reumatologico per la terapia dell’artrosi attraverso la viscosupplementazione articolare, ossia la “lubrificazione” e “protezione “ dell’articolazione e della sua cartilagine per mezzo dell’acido jaluronico.
Sempre recentemente è stato ampiamente dimostrato che, soprattutto per le articolazioni profonde, risulta molto difficile andare a posizionare l’ago e quindi il farmaco nella zona giusta, per cui si è fatto sempre più strada il concetto che le infiltrazioni necessitano di una guida ecografica.
Ciò è particolarmente vero per l’anca, dove si è visto che senza guida ecografica solo una minima parte delle infiltrazioni arriva realmente a destinazione.
Le procedure ecoguidate, oltre a garantire un corretto raggiungimento della struttura bersaglio, permettono di creare minor discomfort al paziente e di evitare di colpire strutture nobili durante il tragitto dell’ago. Ovviamente per l’esecuzione di tali procedure è necessario una buona esperienza sia nell’ambito dell’ecografia muscoloscheletrica che in quello delle procedure infiltrative, oltre ad una estrema attenzione al corretto mantenimento di sterilità durante l’operazione.
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